Esistono oggi numerose metodiche contraccettive a disposizione della coppia e che possono essere utilizzate in momenti diversi, rispetto al rapporto. Infatti, ci sono metodi contraccettivi che possono essere utilizzati prima del rapporto sessuale.
Fra questi, i contraccettivi ormonali, la spirale e i cosiddetti metodi naturali, ovvero quelli che si basano sull’astinenza nel periodo fertile. Ci sono, poi, i metodi contraccettivi che si usano durante il rapporto: il profilattico, sia maschile che femminile, il diaframma o il coito interrotto. Infine ci sono i metodi che si usano dopo il rapporto sessuale: sono quelli che si rendono necessari quando tale rapporto non sia stato adeguatamente protetto; stiamo parlando, cioè, della contraccezione di emergenza detta anche, comunemente ma erroneamente, pillola del giorno dopo.
Metodi Ormonali
Sono costituiti sostanzialmente dall’associazione di un ormone estrogeno e un ormone progestinico, i cosiddetti contraccettivi estroprogestinici. É possibile, tuttavia, praticare contraccezione ormonale anche con solo progestinico. A seconda delle diverse modalità di assunzione si parla di contraccezione:
- per via orale: la pillola (estroprogestinica o progestinica)
- per via sottocutanea: l’impianto (progestinico)
- per via vaginale: l’anello (estroprogestinico)
- per via transdermica: il cerotto (estroprogestinico)
Tali preparati ormonali, a seconda delle diverse formulazioni presenti in commercio, vanno assunti giornalmente (pillola) o applicati settimanalmente (cerotto), mensilmente (anello) o ogni tre anni (impianto). Questi metodi agiscono principalmente bloccando i meccanismi alla base dell’ovulazione. Gli estroprogestinici presentano altri vantaggi quali: la regolarizzazione del ciclo mestruale, la riduzione dei dolori mestruali, la protezione dalla formazione di cisti ovariche e mammarie, l’azione terapeutica nei confronti di acne ed irsutismo. La sicurezza contraccettiva dei metodi ormonali è molto alta: su 1000 donne che ne fanno uso corretto per un anno, si avranno solo 3 gravidanze indesiderate. Questi metodi tuttavia non proteggono dalle malattie sessualmente trasmesse.
La Spirale o Dispositivo Contraccettivo Intrauterino
È un dispositivo di plastica, lungo circa 4 cm, che viene introdotto nell’utero dal medico. Esso andrà rimosso, sempre dal medico, prima della scadenza (3 o 5 anni a seconda del tipo). Funziona danneggiando gli spermatozoi durante la loro risalita dell’apparato genitale femminile. L’efficacia contraccettiva è eccellente: su 1000 donne che ne fanno uso per un anno si avranno solo 6 gravidanze indesiderate. Ne esistono anche di medicate al progesterone, che vengono utilizzate oltre che per contraccezione anche in caso di menometrorragie, iperplasia endometriale, adenomiosi ed endometriosi. Non protegge da malattie sessualmente trasmissibili.
Metodi Naturali
Si basano sull’astinenza dai rapporti nei giorni che si ritengono fertili. Metodo Ogino-Knaus: si fonda sul calcolo dei giorni fertili in base all’andamento del proprio ciclo in un periodo di riferimento.
Metodo Billings: i giorni fecondi sono stabiliti osservando la qualità del muco cervicale più abbondante e trasparente rispetto ai giorni non fertili.
Metodo della temperatura basale: consiste nel monitoraggio della temperatura basale del corpo durante il ciclo mestruale poiché essa diminuisce prima dell’ovulazione e aumenta successivamente. I rapporti potranno riprendere solo dopo quattro giorni dal rialzo della temperatura. Da ricordare che la temperatura corporea può essere alterata da molti fattori.
L’efficacia contraccettiva dei metodi naturali, teoricamente buona, è nella pratica molto modesta: su 1000 donne che ne fanno uso per un anno, si avranno circa 250 gravidanze indesiderate. È infatti molto difficile utilizzare questi metodi correttamente.
Preservativo
Il preservativo è l’unico tra tutti i contraccettivi a proteggere dalle malattie sessualmente trasmesse. Queste malattie possono comportare gravi rischi sia per la salute in senso più generale (come l’HIV) sia per la futura fertilità. Il preservativo maschile è costituito da una sottile guaina di lattice, poliuretano o altro materiale sintetico. Si indossa sul pene già eretto prima di qualsiasi contatto genitale per impedire che il liquido seminale possa arrivare ai genitali femminili. Il pene deve essere estratto dalla vagina non appena avvenuta l’eiaculazione. L’efficacia contraccettiva è buona: su 1000 donne i cui partner utilizzano il preservativo correttamente, si avranno 20 gravidanze indesiderate in un anno.
Il preservativo femminile. Il suo compito è identico a quello del preservativo maschile ma anziché coprire il pene esso fodera la vagina.
Diaframma
Il diaframma è costituito da un disco di gomma che, opportunamente inserito in vagina, impedisce l’ingresso degli spermatozoi nell’utero. Ne esistono varie forme e misure. E’ necessaria un’adeguata formazione per applicarlo correttamente e va inserito prima di ogni rapporto e rimosso almeno dopo 8 ore. É opportuno utilizzare una crema spermicida che ne aumenti l’efficacia. L’efficacia contraccettiva è discreta: su 1000 donne che ne fanno uso per 1 anno si avranno 60 gravidanze indesiderate. Non protegge da malattie sessualmente trasmissibili. Attualmente in Italia pochissime donne ne fanno uso.
Coito Interrotto
Il coito interrotto, cioè la fuoriuscita del pene prima dell’eiaculazione, presenta un elevatissimo rischio di gravidanza. Ogni 1000 donne i cui partner ne fanno uso per un anno si avranno 270 gravidanze indesiderate. Infatti, anche prima dell’eiaculazione, vengono emesse alcune gocce di liquido lubrificante che potrebbero contenere spermatozoi. Inoltre, il controllo del momento dell’eiaculazione è piuttosto problematico. Ovviamente non protegge da malattie sessualmente trasmissibili.
Contraccezione di Emergenza
Innanzi tutto parlare di “pillola del giorno” può essere fuorviante, potrebbe far pensare che si debba assumere il giorno successivo rispetto al rapporto a rischio di gravidanza non programmata. Meglio chiamarla contraccezione di emergenza. Infatti è bene assumere la compressa a base di levonorgestrel o di ulipristal IL PRIMA POSSIBILE, dopo un rapporto non adeguatamente protetto. Infatti la contraccezione d’emergenza funziona bloccando l’ovulazione prima che avvenga. Più tempo passa fra il rapporto e l’assunzione dela contraccettivo, più è probabile che avvenga l’ovulazione. Non è una pillola abortiva.
Consigli
La scelta del metodo contraccettivo va effettuata con oculatezza, considerando tutte le possibili variabili: la salute della paziente, la sua età, il tipo di vita che conduce, le abitudini sessuali, la disponibilità economica, il desiderio di gravidanze future, le sue preferenze personali, il rischio di eventuali malattie trasmissibili sessualmente, la facilità di utilizzo. É importante, quindi, giungere ad una scelta ragionata attraverso un colloquio informativo preliminare con il proprio ginecologo.