Il tampone vaginale e il tampone endocervicale sono esami batteriologici o colturali. L’esame consiste nel prelevare le secrezioni provenienti dal fornice vaginale, dalla cervice uterina o dall’uretra. Serve a valutare l’eventuale presenza di microrganismi patogeni responsabili di infezioni.
É un prelievo assolutamente indolore. Il risultato si ottiene in tempi diversi a seconda della velocità di replicazione degli agenti infettivi nei terreni di coltura. Questi esami servono ad indagare, per esempio, infezioni recidivanti o resistenti alle comuni terapie. La presenza di dolori addominali, fastidio durante i rapporti sessuali, perdite genitali atipiche sono specifiche indicazioni all’esecuzione dell’indagine. Sono utili in caso di infertilità o in previsione di una gravidanza (alcune infezioni sono causa di sterilità o di abortività nelle fasi precoci di una gravidanza).
Si effettuano ricerche per:
- Candida
- Trichomonas vaginalis
- Gardnerella vaginalis
- Chlamydia trachomatis
- Ureaplasma urealitycum
- Ureaplasma genitalium
- Micoplasma
- Neisseria gonorrhoeae
- Streptoccocco di Gruppo B (S. Agalactiae)