0) Come posso prenotare una visita presso lo studio del Dott. Pellicano?
Al momento le prenotazioni presso lo studio del dott. Pellicano avvengono solo telefonicamente chiamando i numeri 081 578 40 14 oppure 081 379 57 59.
1) Ho un ciclo abbastanza doloroso e prendo la nimesulide per attenuare il dolore, inizio ad assumere oggi la pillola contraccettiva,
mi chiedevo se è vero che la pillola anticoncezionale fa diminuire i dolori legati al ciclo e se posso continuare a prendere la nimesulide anche con questa pillola.
Generalmente la pillola anticoncezionale riduce il dolore mestruale ed il dolore da ovulazione comunemente presente a metà ciclo, oltre a regolarizzare la data e la durata del ciclo, che risulta solitamente meno abbondante. Dunque i benefici sul ciclo esercitati dalla pillola sono numerosi, e sono un plus aggiuntivo all’effetto anticoncezionale. Solitamente in corso di uso di pillola l’assunzione di FANS, quale quello citato, risulta superflua.
2) Ho 32 anni ed è un anno che cerco una gravidanza, 5 giorni fa ho eseguito l’isterosalpingografia che dice che le tube sono tortuose ma pervie. Come ci si muove in questi casi? Si può concepire naturalmente in queste condizioni? Inoltre volevo chiederle se durante questo mese si può provare a concepire oppure no a causa delle radiazioni.
Tube tortuose ma pervie significa che un passaggio dell’ovulo dall’alto e di spermatozoi dal basso è possibile tuttavia le tube non sono in condizione ottimale, (per esempio a causa di una infiammazione o infezione). Per tale motivo cicli di terapia antibiotica potrebbero migliorare la condizione tubarica. Di conseguenza in questi casi può esservi una gravidanza. Va anche aggiunto che solitamente dopo un anno di ricerca sistematica della gravidanza senza alcun risultato può valere la pena rivolgersi a un centro di sterilità per gli opportuni consigli. Per quanto riguarda le radiazioni, queste se ne sono già immediatamente andate, e ne consegue dunque che la ricerca di una gravidanza può essere effettuata anche nei giorni successivi all’esame radiologico di isterosalpingografia.
3) Ho scoperto da pochi giorni di essere incinta. Ho chiamato di corsa il mio ginecologo, ma mi ha dato appuntamento tra 2 settimane. Vorrei sapere a cosa stare attenta, se devo avere qualche accortezza. Inoltre sono vegetariana tendente al vegano: spero non sia un problema.
La donna in gravidanza deve assumere una dieta bilanciata, cioè in grado di apportare un adeguato contenuto di proteine, carboidrati e grassi, unitamente a un apporto di vitamine, minerali ed altri componenti essenziali da fornire a un embrione-feto. Una alimentazione a base vegetale è in grado di garantire tutto questo, ma i pasti devono essere ben bilanciati e costituiti da verdura, frutta, cereali e buone fonti di proteine, come possono essere uova, derivati del latte, legumi, frutta secca. Anche la dieta vegana può garantire tutto questo, ma potrebbe essere necessario assumere una integrazione di minerali e vitamine, come per esempio il ferro, il calcio, la vitamina B12, l’acido folico, che risulta particolarmente importante nella gravidanza iniziale essendovi studi che dimostrano come la sua assunzione possa ridurre l’incidenza di malformazioni del sistema nervoso dell’embrione (spina bifida, mielomeningocele, anencefalia). A questi andrebbe certamente aggiunto l’omega-3, un grasso particolarmente importante per lo sviluppo del sistema nervoso del feto. In attesa di conoscere se sia o meno immunizzata contro il toxoplasma, la donna eviterà di mangiare carni crude o poco cotte e laverà accuratamente frutta e verdura fresche prima di mangiarle.
4) Vorrei iniziare a prendere la pillola, ma non so come procedere. È obbligatorio andare dalla ginecologa oppure basta andare dal mio medico curante? Che esami devo fare? La consultazione ginecologica è obbligatoria?
Salve, indubbiamente un primo passo può essere parlarne col medico curante, ma come può immaginare la scelta più opportuna è fare una visita ginecologica (che andrebbe comunque fatta a prescindere dalla pillola). Lo specialista provvederà a individuare il metodo contraccettivo più adatto alle sue esigenze, ed eventualmente le prescriverà gli esami che ritiene opportuni
5) Ho fatto il pap test 10 giorni fa ed ha mostrato la diagnosi di Ascus. Il mio ginecologo mi ha detto che l’ascus in realtà potrebbe significare una patologia sconosciuta. Io sono terrorizzata, non vorrei avere qualcosa di grave? Cosa devo fare adesso?
La sigla Ascus evidenziata dal pap test non sta ad indicare una reale patologia. ASCUS sta per “Anomalie squamose di incerto significato”; cioè il citologo che ha esegue l’esame non ha bene interpretato le caratteristiche delle cellule viste. Questo comporta una valutazione diagnostica più approfondita. La Colposcopia, ad esempio, come esame di II livello, potrebbe essere il più discriminante in senso diagnostico. Si effettua con un microscopio collegato ad una fonte luminosa e utilizzando dei coloranti adatti si visualizza il collo dell’utero ricercando eventuali lesioni di tipo displastico di origine virale per poterle asportare con la biopsia ed analizzare con esame istologico. Un ‘altro tipo di esame potrebbe essere l’HPV test per la ricerca specifica del papillomavirus. Si tratta di condizioni risolvibili con una buona gestione del caso, concordando il tutto con il proprio ginecologo.
6) Buongiorno vorrei sapere che cure esistono per il fibroma all’Utero. Il mio medico ginecologo mi ha detto che ne ho uno di tipo sottomucoso che sanguina parecchio!
Il fibroma sottomucoso è localizzato all’interno della cavità uterina. La terapia, in caso di sintomatologia con sanguinamento è generalmente di tipo chirurgico. Si interviene tramite isteroscopia per rimuovere il fibroma, a volte può essere necessaria una terapia farmacologica preoperatoria.
7) Ho scoperto di avere la clamidia. Ho fatto già una cura antibiotica prendendo come antibiotico lo Zitromax per 2 cicli ma il tampone risulta ancora positivo. Vorrei sapere se gentilmente esiste un antibiogramma per sapere quale medicinale devo prendere nel mio specifico.
La diagnosi di Clamidia può essere ottenuta sia con test sierologici che con esami colturali. Questo è importante perché la Clamidia può interessare segmenti alti (ad esempio: tube) dell’apparato genitale femminile senza essere presente ad esempio in vagina. Il partner è raccomandato che effettui parimenti il trattamento altrimenti può essere causa di reinfezione. Al partner maschile anche se asintomatico (senza disturbi apparenti) può essere raccomandato eseguire un tampone uretrale per la ricerca della Clamidia. Non è previsto per la Clamidia effettuare dei tests di sensibilità di farmaci. Antibiotici alternativi all’azitromicina possono essere: Cefalosporine, Amoxicillina/Ac.Clavulonico, Tetracicline.
8) Salve dottore, prendo la pillola klaira da quasi un mese per regolarizzare il mio ciclo che e sempre stato irregolare, molto abbondante, lungo e doloroso tanto da farmi stare il primo giorno a letto, e però non solo il ciclo mi è durato di più questo mese ma continuo ad avere perdite color marrone, le tipiche perdite di fine ciclo, volevo sapere se è normale che ancora adesso non siano terminate oppure se è il caso di andare a fare un controllo?
Generalmente durante i primi 2-3 mesi di pillola le caratteristiche del ciclo mestruale possono essere veramente molto varie. Certamente dopo tale periodo le mestruazioni si devono regolarizzare e con pillole come Klaira abitualmente diventano scarse e di breve durata. Se questo non dovesse avvenire, consulti il Suo ginecologo che vedrà il da farsi.
9) Sono una mamma di 32 anni di un bimbo di 5 anni, io e mio marito stiamo cercando il secondo bimbo da circa 3 anni!
Abbiamo fatto un anno fa tutti i controlli, a mio marito è risultato nello spermiogramma che va tutto bene tranne una discreta lentezza, così il mio ginecologo gli prescrisse EUXEED integratore per tre mesi, ma niente non ha funzionato, volevo chiederle se esiste qualcosa per velocizzare gli spermatozooi di mio marito?
Gentile signora, anche se gli spermatozoi sono lenti evidentemente sono comunque attivi visto che una gravidanza l’ha già avuta. Gli integratori vanno bene, ma è consigliabile associare anche uno stile di vita sano evitando alcol, fumo, niente stress (nei limiti del possibile), no vita troppo sedentaria, un’alimentazione corretta. Una visita andrologica può essere utile, per valutare la situazione nella sua globalità.
10) Buongiorno, vorrei avere un chiarimento. Sto assumendo il Dostinex per abbassare il valore della prolattina risultata alta.
Sto cercando una gravidanza con rapporti mirati nel periodo fecondo da circa 1 anno, ma senza nessun risultato.
Aumentano le probabilità di gravidanza portando il suo valore nella norma?
La prolattina è molto importante per la fertilità sia perché può alterare la qualità dell’ovulazione, sia perché può condizionare negativamente l’andamento della seconda fase del ciclo e quindi interferire con l’attecchimento dell’embrione in utero.
11) Da 2 anni cerco una gravidanza, e durante l’iter degli accertamenti mi sono stati diagnosticati 2 polipi endometriali, confermati dall’isteroscopia esplorativa. É possibile che i polipi siano la causa della mia infertilità?
I polipi endometriali possono impedire il corretto annidamento della gravidanza o non permetterne l’evoluzione. Inoltre possono aumentare di volume nel tempo e causare cicli irregolari ed abbondanti. In qualsiasi caso è indicato rimuoverli
12) Buongiorno, vorrei un vostro parere. Ho un figlio nato nel 2010. Dal 2013 cerchiamo una seconda gravidanza ma purtroppo ho avuto 4 aborti spontanei tutti prima della 12 settimana. Nessun medico mi vuole fare esami. Dicono che è sfortuna. Io e il mio compagno abbiamo fatto solo la mappa cromosomica: tutto ok. Mi può indicare come muovermi? Che esami fare?
Cara signora ci sono molti esami da fare in caso di poliabortività e nel suo caso dopo 4 aborti è indicato indagare. Oltre al cariotipo dovrebbe studiare il profilo trombofilico, autoimmunitario nonché la presenza di eventuali infezioni in atto.
13) Cosa vuol dire avere un ciclo regolare?
Le mestruazioni sono regolari se tra un ciclo e l’altro l’intervallo di tempo varia tra i 26 ed i 34 giorni, con uno scarto che non deve superare i 4 giorni (in più o in meno) tra una mestruazione e l’altra.
14) É vero che si ovula a mesi alterni dallo stesso ovaio?
La possibilità di ovulare ogni mese dall’ovaio di destra piuttosto che da quello di sinistra è assolutamente casuale. Non è detto che le ovaie lavorino a mesi alterni, può infatti capitare che per diversi mesi sia lo stesso ovaio ad ovulare.
15) Quanto impiega in media una donna a rimanere gravida?
In media una normale coppia fertile con età media di circa 25 anni, che ha rapporti sessuali regolari, ha circa il 25% di probabilità di ottenere una gravidanza ogni mese. Si stima che circa l’80-85% di queste coppie avrà successo in un anno di tentativi.
16) É vero che la donna é meno fertile quando invecchia?
La risposta è affermativa. Si stima che una donna di 25 anni senza alcuna patologia impieghi circa 2-3-mesi per ottenere una gravidanza rispetto ai 6 mesi che necessitano ad una donna di circa 35 anni. Allo stesso modo studi sulle tecniche di inseminazione artificiale con seme di donatore riportano un tasso di successo pari all’11% mensile per donne di 25 anni che si riduce al 6,5% per le donne di 35 anni o più.
17) Quanto tempo dobbiamo aspettare prima di chiedere aiuto se la gravidanza non arriva?
Poiché in media una coppia fertile ha il 20% di probabilità di ottenere una gravidanza ogni mese, più del 50% raggiungerà lo scopo entro 6 mesi e la maggior parte entro un anno.Se non ci sono dati anamnestici di rilievo, in linea di massima si consiglia di ricorrere al medico se dopo 18 mesi di rapporti regolari ancora la gravidanza non arrivasse.
18) Per quanto tempo sopravvivono gli spermatozoi nell’apparato genitale femminile?
Normalmente la sopravvivenza media in vagina è di 2-4 ore, anche se si sono ritrovati spermatozoi mobili anche dopo 16 ore dal rapporto. Dopo che gli spermatozoi sono risaliti dal canale cervicale nell’utero e nelle tube, il tempo di sopravvivenza è molto variabile. Il tempo medio è di 3-4 giorni ma raramente gli spermatozoi possono mantenere la loro capacità fecondante anche per circa 7 giorni.
19) Il fumo e l’alcol interferiscono sulla fertilità maschile?
La risposta è affermativa. Il fumo interferisce sia sul numero che sulla mobilità degli spermatozoi. Sebbene l’uso eccessivo di alcol possa ridurre la produzione di spermatozoi, l’effetto principale è sulla secrezione del testosterone: accelerando la sua trasformazione ad estrogeno si può avere un calo della libido e a volte si arriva all’impotenza.
20) Per quanti giorni al mese una donna si può considerare fertile?
Poiché gli spermatozoi mantengono la loro maggior capacità fecondante per circa 48 ore dopo l’eiaculazione e la cellula uovo può essere fecondata per circa 24 ore dopo l’ovulazione, si può considerare che il periodo fertile è all’incirca di 3 giorni (più o meno tra il 12° ed il 15° giorno in un ciclo di 28).
21) Cos’é l’ ovaio policistico?
Il termine ovaio policistico si riferisce ad un particolare aspetto dell’organo. In genere si tratta di ovaie leggermente più grandi del normale con la superficie ricoperta da numerose piccolissime cisti. Non si tratta per forza di una patologia, spesso però questo tipo di ovaio produce ormoni maschili in eccesso causando alterazioni della lunghezza del ciclo mestruale, problemi di acne o peli superflui.
22) Qual’é la terapia per la sterilità da causa sconosciuta?
Sono stati proposti svariati tipi di trattamenti. Prima di iniziare qualsiasi terapia si deve ricordare alla coppia che la gravidanza potrebbe comunque insorgere spontaneamente. In molti casi si tratta di una ridotta fertilità che richiede quindi solo tempi maggiori rispetto alla media per ottenere il concepimento. Poiché la fertilità della donna diminuisce con l’età e nei casi di sterilità da causa ignota maggiore è l’arco di tempo dei tentativi, minore è la probabilità di successo, è ragionevole proporre a questi pazienti una terapia se la loro sterilità dura da più di tre anni. La terapia che sembra essere più efficace per questi casi è l’induzione dell’ovulazione associata all’inseminazione intrauterina.
23) Che cos’é il varicocele: può essere causa d’infertilità?
Il varicocele è una dilatazione delle vene spermatiche che circondano il testicolo, è una patologia più frequente a sinistra e la si riscontra nel 10% circa degli uomini, nella maggioranza dei casi è del tutto asintomatico. Può essere diagnosticata durante una visita andrologica quando il paziente sta in piedi ed è avvertito come un leggero rigonfiamento al di sotto del testicolo. La teoria più ampiamente accettata per spiegare la correlazione tra varicocele ed infertilità è relativa all’innalzamento della temperatura: l’aumento di flusso ematico nello scroto dovuto alla presenza di queste varicosità determina un innalzamento della temperatura dei testicoli (normalmente di 1° c inferiore a quella del corpo). Non esistono prove comunque per supportare questa spiegazione ed inoltre molti specialisti non sono affatto convinti della correlazione tra varicocele e sterilità visto che questa patologia è molto frequente in uomini con liquido seminale assolutamente normale.
24) L’intervento chirurgico per il varicocele può migliorare la fertilità?
É un argomento decisamente controverso. L’intervento trova sicura indicazione quando la patologia è grave (iii°) e sintomatica. Nel caso invece la diagnosi di varicocele sia di grado lieve o moderato (i° e ii°) non è assolutamente provato che l’intervento chirurgico possa migliorare la concomitante dispermia (riduzione di numero e/o mobilità degli spermatozoi). Nella stragrande maggioranza dei casi la situazione del liquido seminale resta del tutto invariata anche dopo l’intervento, se comunque dovessero verificarsi dei miglioramenti, questi sono sempre di modesta entità tanto da non spostare di molto la diagnosi fatta prima dell’intervento chirurgico. Non bisogna poi dimenticare che il varicocele resta un intervento chirurgico che richiede anestesia, andrebbe quindi proposto in casi ben selezionati, mentre purtroppo sta sempre più diventando un intervento chirurgico “di moda”.
25) La terapia ormonale per l’uomo migliora la fertilità?
La terapia farmacologica trova sicura indicazione solo nei casi in cui ci sia un provato deficit ormonale (ipogonadismo ipogonadotropo) situazione peraltro molto rara. Nei casi in cui la dispermia non sia associata a valori ormonali al di sotto dei range di normalità la terapia con gonadotropine (ormoni) è da ritenersi del tutto empirica. É molto frequente anche la prescrizione di altre sostanze (per esempio carnitina, bioarginina e vitamine in genere) che hanno ancor minore efficacia.
26) É possibile che le tube siano aperte, ma non funzionino correttamente?
Sicuramente la pervietà tubarica è indispensabile perché i gameti maschile e femminile si possano incontrare. La funzione della tuba non si limita però ad essere solo un canale di collegamento, ma tramite movimenti della sua posizione terminale e delle ciglia che rivestono il suo interno, recupera ovocita e spermatozoo permettendone l’incontro e una volta avvenuta la fertilizzazione sospinge l’embrione verso la cavità uterina. Nel caso quindi la tuba per lesioni infiammatorie o meccaniche perda la sua funzione mobile la sola pervietà non garantisce la fertilità.
27) É vero che la fertilizzazione in vitro aumenta il rischio di malformazioni?
Esiste un rischio di anomalie congenite in tutte le gravidanze del 2-3% e benché l’ivf non garantisca una protezione dall’avere dei neonati patologici, non aumenta questo tipo di rischio. Attualmente sono ormai nati migliaia di bambini in tutto il mondo con questa tecnica e non è stato segnalato alcun tipo di aumento nell’incidenza di patologie fetali.
28) Che cos’é l’endometriosi?
L’endometriosi è una patologia che colpisce le donne in età fertile dovuta alla presenza di tessuto endometriale (che normalmente riveste le pareti interne dell’utero) al di fuori della cavità uterina. Pur non trovandosi nella sua sede normale, questo tessuto si comporta anch’esso ciclicamente, aumentando di volume e sfaldandosi (mestruazione). Le conseguenze dirette legate alla presenza di sangue in cavità addominale sono: dolori durante la mestruazione, dolore ai rapporti sessuali, formazione di aderenze, formazione di cisti e produzione di sostanze tossiche per i gameti. La patologia endometriosica rappresenta circa il 20% dei casi di sterilità femminile.
29) L’utero retroverso é causa di sterilità?
L’utero retroverso di per sé non è causa di infertilità. Circa il 20% delle donne infatti presenta questa variazione anatomica in cui l’organo è inclinato verso la schiena anziché verso l’addome. L’intervento chirurgico di correzione eseguito routinariamente un tempo, oggi non ha più indicazione.