L’iperprolattinemia si può associare ad anovulazione. La correzione dello stato iperprolattinemico con bromocriptina o cabergolina è seguito dal recupero dell’ovulazione in circa il 90 % dei casi.
In questi casi si può somministrare progesterone in fase luteale, per via vaginale o intramuscolo. La dose è di 25-50 mg per via vaginale due volte al giorno e di 50-100 mg/die per via i.m. iniziando 3 giorni dopo l’inizio dell’incremento dell’LH o 3 giorni dopo l’aumento della temperatura corporea. I tassi di gravidanza sono del 50-80%. Si può inoltre usare il clomifene e l’FSH con regimi simili a quelli usati per l’induzione dell’ovulazione.