La comprensione del proprio ciclo di ovulazione è fondamentale per le coppie che cercano di concepire un bambino. Si tratta infatti del momento in cui un ovulo maturo viene rilasciato dalle ovaie e diventa disponibile per la fecondazione da parte di uno spermatozoo. Il gamete femminile ha una vita breve, circa 24 ore e ne viene prodotto uno solo ogni mese. Da ciò si evince l’importanza del saper identificare correttamente questa “finestra fertile” se si sta cercando una gravidanza. Esistono diversi metodi per il calcolo dell’ovulazione, alcuni più precisi ed affidabili di altri. Ecco ciò che occorre sapere al riguardo per aumentare le possibilità di avere un bambino.
Ovulazione: come avviene
Per capire quando si ovula per rimanere incinta occorre prima di tutto comprendere come funziona l’ovulazione. Il processo è regolato da ormoni come l’FSH (ormone follicolo-stimolante) e l’LH (ormone luteinizzante). Il primo promuove la crescita dei follicoli ovarici, mentre un picco del secondo induce il rilascio dell’ovulo. L’ovulazione si verifica generalmente a metà del ciclo mestruale, circa 14 giorni prima dell’inizio del ciclo successivo. Tale calcolo è però approssimativo poiché si tratta di una media: quella basata su un ciclo mestruale estremamente regolare di 28 giorni. È noto però come questa situazione sia rara. Spesso bastano un picco di stress o una dieta disordinata ad alterare il tutto, anche nella donna con ciclo regolarissimo e puntuale. Purtroppo, però l’ovulo, gamete femminile, vive solo 24 ore e questo non permette sconti di approssimazione se si vuole avere un bambino. Per capire il momento dell’ovulazione è importante affidarsi ad altri parametri e sintomi.
Sintomi dell’Ovulazione
I sintomi dell’ovulazione possono variare da donna a donna, ma alcuni segnali comuni includono:
- Dolore pelvico o crampi, noto come “mittelschmerz”: il termine medico ha origine da una parola tedesca che significa “dolore centrale”, ovvero al centro/ metà del ciclo mestruale; è unilaterale, che cioè si manifesta solo da un lato, quello dell’ovaia che rilascia l’ovulo.
- Aumento della secrezione del muco cervicale, che diventa più limpido e scivoloso, simile nella consistenza al bianco dell’uovo: è un accorgimento fisiologico che si sviluppa per facilitare il passaggio degli spermatozoi.
- Lievi cambiamenti nella temperatura basale del corpo al risveglio (0,3-0,5 ° C.): è indice di ovulazione prossima o appena avvenuta.
- Aumento del desiderio sessuale: alcune donne sperimentano un incremento della libido durante il periodo fertile.
- Sensibilità del seno in aumento, talvolta anche dolore.
Tutto ciò è provocato dagli ormoni che nel processo dell’ovulazione tendono ad aumentare, ma la sintomatologia è piuttosto soggettiva: dipende dalla sensibilità individuale oltre che dall’attenzione ai cambiamenti del proprio corpo. Per tale motivo è consigliato impiegare uno o più metodi per individuare il momento dell’ovulazione e cercare di rimanere incinta- oppure per evitare una gravidanza.
Come capire quando si ovula per rimanere incinta, tutti i metodi
Per determinare il momento dell’ovulazione, esistono diversi metodi, ognuno con le proprie specificità, come i seguenti:
- Calendario mestruale: si basa sul calcolo dei giorni; in un ciclo regolare di 28 giorni l’ovulazione avviene il 14°. Poiché non tutte le donne hanno mestruazioni precise, il metodo prevede di tenere traccia per alcuni mesi del proprio ciclo, per individuare così il momento adeguato in base alle costanti temporali.
- Misurazione della temperatura basale: consiste nel registrare la temperatura corporea ogni mattina prima di alzarsi dal letto, a riposo e sempre alla stessa ora; un lieve rialzo termico, generalmente tra 0,2 e 0,5 gradi Celsius, può indicare l’avvenuta ovulazione.
- Test di ovulazione: si tratta di kit acquistabili in farmacia per eseguire a domicilio la misurazione dei livelli di ormoni; nello specifico rilevano il picco di LH nell’urina, segnalando l’imminente ovulazione. Sono utili per le donne con cicli irregolari, che potrebbero avere difficoltà con il metodo del calendario e sono sicuramente più pratici della misurazione della temperatura basale; ne esistono diversi tipi.
- Osservazione del muco cervicale: osservare a fondo i cambiamenti del proprio corpo sotto l’effetto degli ormoni permette di verificare come cambia in consistenza e quantità il muco cervicale in prossimità dell’ovulazione: diventa più abbondante, chiaro e scivoloso. È uno dei sintomi più comuni dell’ovulazione insieme ai dolori al fianco.
- Applicazioni per smartphone: la tecnologia aiuta anche in questo caso; esistono numerose app che aiutano a tenere traccia del ciclo mestruale e a prevedere l’ovulazione, alcune delle quali permettono anche di registrare sintomi e temperatura basale, mentre altre sono collegate ai kit dell’ovulazione.
- Monitoraggio dell’ecografia: è un metodo che utilizza gli ultrasuoni per osservare la crescita dei follicoli e prevedere l’ovulazione; è una metodica impiegata spesso in concomitanza con trattamenti di fecondazione assistita, in caso di infertilità di coppia.
Ovulazione, quando rivolgersi ad uno specialista della fertilità
Può capitare che il flusso mestruale arrivi più o meno con regolarità, ma che non sussista ovulazione. Purtroppo, a meno che non si facciano indagini diagnostiche mirate è difficile comprendere in questi casi che si è in presenza di anovulazione e quindi di infertilità femminile. In generale si parla di infertilità quando una coppia tenta di concepire un bambino senza successo per almeno 12 mesi -6 se la donna è over 35. In questo caso è consigliato rivolgersi ad uno specialista per la fertilità al fine di effettuare tutti i test del caso, stabilire una diagnosi ed un percorso terapeutico personalizzato.