“Caro piccolo Stefano, benvenuto nella nostra gloriosa cittadina, lieto di averti tra i nostri compaesani: lavoreremo anche per te”. Firmato: il sindaco. Stefano è nato da poche ore, certo non potrà leggere la lettera, scritta rigorosamente a mano su carta artigianale, inviata a mezzo posta al suo indirizzo di residenza.
Ad Amalfi, da qualche tempo, succede che il primo cittadino, Daniele Milano, appena trentuno anni, accolga i neonati così.“Demagogia? Macché, – spiega – lo spirito è un altro: un nuovo nato per noi non è una semplice e fredda trascrizione sul registro dell’Anagrafe, ma un evento da festeggiare”. Anche perché il tasso di natalità, negli ultimi anni, segue una tendenza pericolosamente negativa: “Proprio così – conferma il sindaco – siamo passati da una popolazione residente di 7.700 unità negli anni ’60 alle 5.500 circa di oggi.
Così, ci è sembrato quasi naturale che il Comune partecipi attivamente alla gioia di mamma e papà”.La lettera, scritta su carta artigianale di Amalfi, non è un atto amministrativo, ma un regalo informale dell’amministrazione comunale. Che le mamme – dal 15 settembre, quando è partita l’iniziativa, sono nati 10 femminucce e 11 maschietti – custodiscono gelosamente. In attesa, chissà, che siano proprio i destinatari della missiva – da Gioia a Grace, dai due Giuseppe ai quattro Andrea (il nome del patrono di Amalfi resta gettonatissimo) – a leggere, da soli, il “benvenuto” al mondo di impronta istituzionale.
(fonte Repubblica)